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Rappresentazione visiva dell'articolo: Vedovanza: un evento che tutte le coppie dovrebbero pianificare

Nessuno è mai pronto emotivamente per la morte di un coniuge. Ma, sebbene sia un argomento spiacevole da affrontare, prepararsi finanziariamente è indispensabile per poter far fronte al processo decisionale e al reddito ridotto a cui in futuro si potrebbe andar incontro.

 

Era un bel pomeriggio di primavera quando Giuliana aspettava che Carlo, suo marito, tornasse dal suo consueto  giro in bicicletta, per andare a cena fuori. Purtroppo quella sera non ci furono uscite né ristoranti, perché Carlo non fece mai ritorno. All’età di 43 anni subì un grave attacco di cuore, rendendo così Giuliana, di soli 42 anni, vedova con due figli adolescenti.


In un momento di profondo dolore, Giuliana si trovò quindi a dover affrontare questioni finanziarie e amministrative di famiglia. Ovviamente la sua grossa preoccupazione era diretta ai figli minori. Non avrebbero avuto la vita che lei e Carlo avevano pianificato.


Questo genere di problemi non riguarda solo le coppie giovani. Anche coniugi di età più avanzata e con figli già sistemati potrebbero dover affrontare problemi, come non potersi permettere le cure di cui hanno bisogno.
Particolarmente preoccupante diventa per coloro che hanno attraversato un lungo e costoso periodo di assistenza alla persona amata perduta. Una delle situazioni più comuni tra le donne rimaste vedove.


Gli oneri finanziari derivanti dalla perdita di un partner sono immensi, ma soprattutto immediati. Mutuo, affitto, rette scolastiche per i figli sono spese difficili da sostenere quando da un momento all’altro ci si trova a doverne far fronte con introiti minori. Stiamo parlando di finanze che si riducono al 50% nel caso in cui fossero entrambi i coniugi ad avere un’occupazione. Ancor meno se a pensare al sostentamento della famiglia era una sola delle parti.


In questi casi la figura di un Consulente Finanziario, il quale conosce molto bene la situazione familiare, più di qualsiasi altro professionista, diventa davvero preziosa. Solo il 14% delle vedove, infatti, dichiara di aver preso decisioni finanziarie in modo autonomo già prima della morte del coniuge. Il restante 86% afferma di dover trovare il coraggio per affrontare da sola questa nuova spiacevole situazione.


In mezzo a tutto il profondo dolore e le difficoltà che portano la perdita di un coniuge, ci si può scoprire più audaci e coraggiosi di quanto si pensava. Doversi tuffare nelle complesse questioni finanziarie ed essere costretti a prendere decisioni autonomamente è un grande passo. Solo la fiducia in un Consulente Finanziario può fare la differenza in un momento così delicato.


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