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Rappresentazione visiva dell'articolo: Caro o costoso?

È uso comune definire un oggetto o un servizio “caro” quando valutiamo il suo prezzo elevato. Ma riflettendo, dobbiamo domandarci: “caro rispetto a cosa?”

Solitamente non ci si sofferma a pensare quale sia il punto di riferimento che possa portare a definire un prodotto o un servizio caro.

Vino caro o costoso?

Possiamo considerare l’esempio del vino per comprendere meglio la differenza tra caro e costoso.

Se ci troviamo al supermercato e acquistiamo un Tavernello, senza discriminare il lavoro di chi lo produce, ci aspetteremo un vino da tavola senza pretese e senza struttura, offerto all’interno di una confezione tetrapak, il cui prezzo, al di sotto dei 2 euro, ci sembrerà appropriato.

Se volessimo salire di qualità scegliendo un vino come il Brunello, il Bolgheri o un altro vino rinomato, la nostra prospettiva potrebbe cambiare. Immaginiamo di recarci in un’enoteca, e non al supermercato, dove una persona esperta ci consiglierà e proporrà un determinato prodotto in base alle nostre preferenze, esponendo le qualità del vino, derivante da diverse uve e con un invecchiamento in particolari botti. Il prezzo ipotetico di 30 euro o maggiore non ci farà definire caro questo vino; potremmo eventualmente definirlo “costoso”.

Certamente, se prendessimo un Tavernello al prezzo di un Brunello, allora potremmo definirne il prezzo “caro”.

La differenza tra i concetti “caro” e “costoso”

L’esempio appena descritto in merito al vino lo si può tenere in considerazione per qualsiasi altro tipo di prodotto o servizio. Per esempio, ci si chiede perché una signora preferisce andare dal “costoso” parrucchiere, dove ottiene un servizio preciso e accurato, particolari attenzioni del personale e l’utilizzo di prodotti di ottima qualità, piuttosto che andare in un salone i cui prezzi sono inferiori, a fronte di un servizio di minore qualità, così come probabilmente lo sono anche i prodotti utilizzati.

Se considerassimo solo il punto di vista del costo, probabilmente tutti noi andremmo in giro con auto utilitarie, senza optional. Le quattro ruote ci porterebbero comunque in giro.

Anche la scelta di un dottore specialista piuttosto che di un medico dell’ospedale, come l’acquisto di un orologio di una determinata marca, sono esempi calzanti che devono essere presi in considerazione per capire la differenza tra caro e costoso.

Gli esempi potrebbero essere infiniti e applicabili quindi ai prodotti e servizi tra i più svariati.

Caro o costoso in finanza

Possiamo fare la stessa considerazione anche in finanza. Come potremmo definire un prodotto o, ancora meglio, un servizio caro rispetto ad uno costoso?

Se, ad esempio, ci rivolgiamo ad un qualsiasi sportello bancario o postale non ci domanderanno nulla riguardo i nostri progetti, la nostra situazione familiare o la protezione di cui abbiamo bisogno; ci lasceranno decidere in autonomia. Ci faranno assumere il rischio di scegliere il prodotto solo sulla base del più redditizio, senza tenere in considerazione tutta la nostra situazione personale: in questo caso possiamo affermare senza dubbi che il prodotto che ci viene offerto è “caro”.

Rivolgendoci, invece, a una banca che ci conosce o a un Consulente ben informato sulle nostre esigenze, i nostri bisogni e obiettivi, saremo accompagnati passo dopo passo nelle scelte di vita patrimoniale. Il consulente si prenderà tutto il tempo necessario per spiegarci ciò che stiamo sottoscrivendo, non limitandosi al solo rendimento del prodotto offerto. In questo caso il prodotto e il servizio possono realmente essere considerati “cari”?

Vale qui ricordare che non si perdono i propri denari perché il loro valore scende, a meno di dover liquidare in perdita, presi dal panico o per inaspettata necessità di liquidità. Si perdono quando si decide di investire in aziende che vanno in crisi o in obbligazioni che non rimborsano il capitale.

Rifletti attentamente sulla definizione di costoso e sulla reale differenza tra caro e costoso, così da poter prendere la migliore decisione anche nell’ambito finanziario.

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