La regola del 72

Quando si parla di risparmio, quasi tutti condividono  la stessa richiesta:

”mi raccomando: mi basta guadagnare poco, ma senza rischiare”

MA POI QUESTO

“GUADAGNARE POCO QUANTO È?”


L’1%? Il 2%? il 3%?  

Forse il rendimento dei Titoli di Stato  con rendimenti di breve periodo non sufficienti a coprire l’inflazione o quello dei conti correnti pari a zero?


Comunque ci fossilizziamo solo ed esclusivamente sul


“RENDIMENTO NOMINALE”


e non su quello


“REALE”


Che significato ha? 

facciamo un esempio.

Tempo fa avevi 100.

Oggi hai 200.

Pensi di avere guadagnato?

Ma se ieri con 100 

acquistavi una certa cosa 

e oggi il prezzo di quella 

cosa è 300 e non puoi 

più acquistartela, puoi dire, ancora, di avere guadagnato?

Noi dobbiamo tener conto, per quanto riguarda i nostri investimenti, del:

“POTERE D’ ACQUISTO”,

ovvero

 ragionare in termini reali.

E cosa c’entra

la regola del 72?

Se prendo 72 e lo divido per il tasso d’inflazione, 

ottengo  il numero degli anni in cui si dimezza il valore

d’acquisto del mio capitale

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Esempio:

Con il tasso d’inflazione 

di adesso (Settembre 2018, dati ISTAT)

stimato all’ 1,40% avremo

72 diviso 1,49 = 51

Ciò significa che mantenendosi l’inflazione a questo livello e 

lasciando soldi fermi a rendimento zero, avremo 

“DIMEZZATO”

il valore d’acquisto dei nostri soldi 

in 51 anni.

E se l’inflazione salisse? 

(La manovra della BCE è rivolta proprio a questo) 

Con un’inflazione al 2% 

basteranno 36 anni a dimezzare il nostro potere d’acquisto.

Adesso ci sentiamo 

più tranquilli?

Per una prima consulenza, scrivimi!

ti contatterò molto presto per concordare data e luogo dell'appuntamento