Azioni VS obbligazioni
di Silvio Frontini | pubblicato il 30 gennaio 2021
La storia di Franco e Giovanni.
Franco ha un bar affermato
Giovanni è l’amico d’infanzia
e suo cliente.
Franco vorrebbe allargare la sua attività, offrendo nel negozio anche un servizio di ristorazione.
Per fare ciò, un giorno, conversando con Giovanni, gli racconta che avrebbe bisogno di circa 30.000€, ma non volendo servirsi dell’offerta bancaria, chiede aiuto all’amico offrendogli un tasso del 5% annuo.
Giovanni chiese di vedere il bilancio.
E dopo un pò esclamò:
“Caro amico, ho dato un’occhiata alla tua attività e sono molto contento di finanziarti nella tua nuova impresa, ma desidero anche entrare non come creditore al 5%, ma come socio”.
Franco lo guardò un po’ meravigliato, perché non si spiegava come mai l’amico preferisse una prospettiva incerta ad un’offerta sicura e gliene chiese ragione.
Giovanni rispose: “vedi, caro amico, tu mi offri in qualche modo un’obbligazione, cioè un credito nei tuoi confronti e per questo mi offri un tasso del 5% annuo, che pure potrebbe essere allettante; ma io preferisco, invece , entrare in società con te perché dal tuo bilancio posso vedere che ogni anno dalla tua attività trai un guadagno del 35% e quindi a parità di rischio (in quanto se la tua attività andasse male, io perderei la somma sia ad essere creditore che socio), io opto per un rendimento più alto.